Una lingua “politicamente corretta”. Sull’uso non-ragionevole delle parole e sul tentativo di correggerlo

Il modo in cui le istituzioni parlano delle persone che comprendono, spesso restituisce un’immagine non-ragionevole della lingua. Ma può una lingua essere “ragionevole”? Affronteremo questo problema seguendo i principi fondamentali della teoria del linguaggio di Saussure e ci soffermeremo su un caso esemplare: il tentativo di sostituire all’uso linguistico corrente una lingua “non-sessista”. La domanda iniziale può porsi allora come segue: è possibile parlare in modo “politicamente corretto”? E cosa vuol dire “correggere” politicamente l’uso linguistico? Affronteremo questo problema analizzando da vicino la relazione fra la lingua – «istituzione senza analoghi», come dice Saussure – e le altre istituzioni, interrogandoci in merito alla (non)ragionevolezza degli usi linguistici.


Rossana De Angelis, dottore di ricerca in Filosofia del linguaggio (Università della Calabria) e Sciences du langage (Université Sorbonne Nouvelle Paris 3)