Ferdinand de Saussure indoeuropeista: considerazioni su alcuni manoscritti

Sebbene la fortuna di Saussure sia legata principalmente alle sue teorie sulla lingua, Saussure è stato prima di tutto un indeuropeista, i cui studi nell’ambito della linguistica indeuropea sono stati fondamentali. Considerando i suoi lavori editi e inediti, risulta chiaramente che non esistono confini netti tra Saussure linguista teorico e Saussure indoeuropeista; nei suoi scritti, molti dei quali ancora inediti, è possibile cogliere in fieri e in stretta connessione con concreti problemi di natura comparatistica l’articolarsi di quel complesso sistema teorico su cui si fonda la linguistica generale del Novecento. In quel gruppo di manoscritti raccolti sotto il titolo Phonétique, depositati presso l’Houghton Library della Harvard University, nei manoscritti sull’accento lituano (Bibliothèque de Genève, Arch. de Saussure 372), nel manoscritto Théorie des sonantes (Bibliothèque de Genève, Ms fr. 3955/1) troviamo, nella trattazione di argomenti di natura prettamente indeuropeistica, considerazioni di tipo teorico che corrispondono a ben note affermazioni presenti nel Cours. Anche in un manoscritto di Saussure sulla legge di Verner (Bibliothèque de Genève, Arch. de Saussure 382, 9), da me edito di recente, si riconosce la forma mentis di Saussure, che imposta ogni suo ragionamento di indeuropeista nella prospettiva di ricostruzione di un sistema.


Maria Pia Marchese, docente di Linguistica generale, Università di Firenze