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MAGGIO
2013

ESC, atelier autogestito
Roma

LA LINGUA COME MODELLO DI OGNI ISTITUZIONE?

03/05/2013

Dibattito

Saussure, prima e meglio di chiunque altro, pensa l’arbitrarietà radicale del segno linguistico. Nella lingua, sistema o forma distinta dalla sostanza della parole (concreto atto di enunciazione), nulla è imposto dalla natura degli oggetti o dalla conformazione degli stati di fatto. Il significato (signifié) e il significante (signifiant) sono, nel loro legame che costituisce il segno linguistico, interamente arbitrari. Ed è proprio l’arbitrarietà della lingua, insieme infinito di virtuali atti di parole, a fare di quest’ultima ciò che Saussure definisce «istituzione pura». La radicale arbitrarietà del segno linguistico rimanda direttamente al carattere radicalmente sociale della lingua. Si tratta quindi di una istituzione inafferrabile alla mutazione improvvisa, volontariamente determinata, e sempre aperta all’alterazione molecolare, al divenire storico. A partire da queste premesse, il dibattito del 3 maggio discute della lingua come istituzione, modello possibile di tutte le altre.